BIGLIETTO DA VISITA |
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All'incrocio dei tre continenti che circondano l'Atlantico, tappa obbligatoria
in mezzo all'oceano, l'arcipelago di Cabo Verde, situato a 450 chilometri
dal Senegal, si distribuisce in 10 isole e 8 isolotti.
Di origine vulcanica, situato tra i paralleli 15 e 17 di latitudine nord, Cabo Verde attrae per i suoi accentuati contrasti tra le sei isole piú occidentali caratterizzate da rilievi accidentati e le altre tre isole dalle lunghe distese sabbiose. Perennemente diviso in due gruppi, "Sopravento" e "Sottovento", dai venti Alisei che arrivano dal continente, il primo é costituito dalle isole di Santo Antão, S.Vicente, Santa Luzia (disabitata), S.Nicolau, Sal, Boavista, e il secondo, piú a sud, che include Maio, Santiago, Fogo e Brava. Durante tutto l'anno il sole irradia calore mitigato dalla fresca brezza del mare. Il clima é tropicale e secco; le temperature medie oscillano intorno ai 25° e le escursioni termiche non superano i 10°.
Lunghe spiagge, ottime per tutti i tipi di sport nautici, montagne mozzafiato, pesce e frutti di mare di qualità superiore, costituiscono il biglietto da visita di Cabo Verde, il tutto melodicamente arricchito dalla singolarità e bellezza della sua musica. A livello socio-politico, il paese si distingue per la sua stabilità e assenza di qualunque tipo di conflitto. Fortemente influenzato dalla cultura occidentale, il popolo é di religione cristiana, in stragrande maggioranza, cattolica. Con una superficie totale di 4,033 chilometri Cabo Verde é uno dei cinque arcipelaghi atlantici della cosiddetta Macronesia che comprende anche le Azzorre, Madeira, le Canarie e lé Selvagge. Un po' di Storia Navigatori al servizio della corona portoghese, all'inizio dell'avventura delle scoperte, arrivarono a Cabo Verde nel 1460. Tuttavia, e senza prove sicure, esistono indizi che romani e cartaginesi sarebbero venuti a conoscenza dell'arcipelago e che nel XII secolo, marinai arabi potrebbero essere sbarcati sulle isole allora deserte. Due anni dopo la loro scoperta, cominciava il popolamento delle isole e il sorgere di un popolo meticcio con una cultura propria fecondata da molte altre. Europei liberi e schiavi della costa africana si fusero in un unico popolo con un modo di essere e di vivere propri, mentre il dialetto, il "creolo", indicava il filo conduttore della nuova nazione. É cosi che convivono fianco a fianco il pestello africano e la macina di pietra europea, il tamburo africano e il triangolo portoghese "il banco de ouri" giocato da tutti. Sin dai primordi della sua storia, il capoverdiano ha assunto la sua identità unica di popolo prevalentemente meticcio: l'80% della popolazione é meticcia, il 7% é negra e il 3 % é bianca. A poco a poco Cabo Verde si é affermata come nazione, stavolta alla ricerca di una nuova identità quella politica, che sarebbe arrivata con l'Indipendenza Nazionale il 5 luglio 1975 dopo una lunga lotta di liberazione. Il 13 gennaio 1991 si istituiva definitivamente il regime pluripartitico con tutte le istituzioni della moderna democrazia. Oggi Cabo Verde é un paese con futuro che ispira sicurezza, stabilità e pace sociale e presenta indici invidiabili rispetto al continente africano per quanto riguarda il sistema sanitario, l'istruzione e la qualità di vita (quarto paese in Africa). |
Popolo di Emigranti Le scarse risorse e le lunghe e costanti siccità che sempre fustigarono il paese, costrinsero il capoverdiano a rivolgersi altrove alla ricerca di una vita migliore, più di tre secoli fa. É per questo che la popolazione emigrata (500 mila) é superiore a quella residente (350 mila), il che fa di Cabo Verde un paese di emigranti i quali, però, hanno conservato un rapporto molto stretto con la terra di origine; ciò si riflette sulla cultura, soprattutto sulla musica e sullo stesso sviluppo del paese dal momento che le rimesse in denaro che inviano ai familiari residenti nell'arcipelago, costituiscono un'importante fonte di divise. |